IL
FUTURO DEL RISCALDAMENTO
L’unione
Europea per limitare il consumo di energia nel settore residenziale e
terziario, che ammonta ad oltre il 40% del consumo di energia della Comunità,
ha emanato la direttiva 2002/91/CE (da recepire dagli stati membri entro
il 4 gennaio 2006) che prevede l’obbligo di un certificato che attesti
l’efficienza energetica degli edifici di nuova costruzione e di
quelli oggetto di compravendita. Tale direttiva è stata recepita
in Italia con il DL 192/05 e con il DL 311/06, in fase attuativa. Con
quest’ultimo decreto è dunque diventato obbligatorio dotare
gli uffici del certificato energetico, mentre dal 1° gennaio 2007
la certificazione è diventata un requisito necessario per accedere
agli incentivi statali.
L’attestato di qualificazione energetica permette di usufruire delle
detrazioni fiscali del 55% (percentuale suddivisa nei tre anni successivi
ai lavori) per i seguenti interventi:
Interventi attuati su edifici o parti di edifici o unità immobiliari
esistenti, relative a strutture opache verticali (pareti, generalmente
esterne) finestre comprensive di infissi per un massimo di € 60.000.
Per le strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti) la normative
di attuazione è in corso di definizione.
Interventi di riqualificazione globale su edifici esistenti per un massimo
di € 100.000.
Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per
usi domestici, industriali, nonché per il fabbisogno di piscine,
strutture sportive, case di ricovero, scuole per un massimo di €
60.000.
Interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con
caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione
per un massimo di € 30.000.
Alleghiamo alcune
foto di impianti eseguiti
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